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SRQA CSI Piemonte

Sistema Regionale di Rilevamento della Qualità dell’Aria della Regione Piemonte  (CSI PIEMONTE).

 

La M.C.E. si e’ occupata della progettazione e implementazione del nuovo sistema di rilevazione dati della qualità dell’aria della Regione Piemonte fin dagli albori del progetto di razionalizzazione  della medesima attivato dal CSI PIEMONTE nel lontano 1995.   

 

In quel periodo esisteva già una rete di rilevamento qualità dell’aria, gestita dai singoli dipartimenti provinciali.

La rete era però completamente fuori servizio. Essa era formata da singole reti provinciali disomogenee tra loro sia in termini di strumentazione che di sistemi di gestione. In mancanza di una assistenza specializzata, essa era decaduta completamente divenendo di fatto inutilizzabile.

L’acquisizione dei dati e il loro trasferimento ai centri provinciali era demandata totalmente a datalogger centrali e periferici in  abbinamento a software di gestione di tipo completamente proprietario che non consentiva l’inserimento di strumenti di altre marche, di strumenti  più tecnologicamente avanzati, di nuove tecnologie di trasmissione dati.   Di fatto la rete era inservibile e non era aggiornabile.

 

Nell’anno 1995 il CSI Piemonte incaricava M.C.E. dello sviluppo “chiavi in mano” di un software applicativo completamente nuovo  in grado di gestire l’acquisizione dei dati dagli strumenti di rilevazione qualità dell’aria a bordo delle cabine periferiche, di trasmetterli al centro operativo provinciale e di gestire la successiva elaborazione , archiviazione e consultazione presso la PROVINCIA DI ALESSANDRIA.

Il progetto sarebbe divenuto il sistema base di test e sviluppo che sarebbe poi diventato lo standard da diffondere anche sulle altre Provincie della Regione Piemonte.

 

Caratteristica principale del nuovo software era quella di svincolare completamente il sistema di acquisizione dati e di gestione da qualsiasi marca e tipologia di strumenti adottati nonchè da qualsiasi tipologia di trasmissione dati.

In tale modo si permetteva di integrare gli strumenti ancora riutilizzabili della rete esistente e di permettere agli enti appaltanti di acquistare gli strumenti più aggiornati tecnologicamente indicendo gare tra più fornitori e mantenendo il controllo del software applicativo permettendo la sua evoluzione nel rispetto delle legislazione in continuo aggiornamento.

 

M.C.E. ha proceduto quindi con la progettazione di una architettura hardware e software in grado di soddisfare tutti i requisiti e  le aspettative del CSI Piemonte.

Dal punto di vista hardware MCE sceglieva l’adozione di sistemi flessibili basati su:

  • personal computer industriali X86
  • schede di acquisizione dati analogiche e digitali standard di mercato
  • trasmissione dei dati tramite il riutilizzo del sistema radio FM esistente in mancanza di possibilità alternative a quel momento

 

Dal punto di vista software MCE sviluppava in linguaggio C gli applicativi periferici e adottava i sistemi operativi OS2, innovativi a quel tempo in quanto per primi introducevano la funzionalità del multitasking su sistemi basati su PC e  processori X86.

Sviluppava un applicativo “Periferico” in grado di :

  • interfacciarsi a molteplici tipologie di strumenti di analisi : Analogici, digitali, seriali RS232
  • gestire le tarature degli strumenti
  • campionare le letture personalizzandole in base agli elementi acquisiti
  • monitorare gli stati della cabina
  • presentare all’utente una completa e semplice interfaccia grafica per la configurazione degli strumenti ed elementi da acquisire, per la gestione delle tarature manuali o automatiche, per la visualizzazione dei dati istantanei o mediati.

Sviluppava un applicativo “Centrale” in linguaggio C e sistema operativo Unix (Solaris ) in grado di:

  • acquisire i dati dai sistemi periferici con polling programmati o imposti manualmente
  • archiviare i dati a seguito verifica integrità dei medesimi,
  • permetterne la consultazione e la  validazione,
  • proporre all’utilizzatore una grafica di insieme della rete di rilevamento (sinottico) con l’indicazione delle cabine sul territorio e degli stati di funzionamento in tempo reale delle medesime con riferimento alle comunicazioni, agli allarmi etc…

Sviluppava un protocollo di comunicazione compatibile con il sistema di trasmissione radio in FM provvedendo al controllo della integrità dei pacchetti trasmessi

Il sistema nel suo complesso veniva consegnato e collaudato dalla Regione Piemonte con piena soddisfazione e permetteva l’inizio di un nuovo processo di ammodernamento della rete Regionale degli strumenti acquisitori.

 

A seguito del primo successo ottenuto sulla rete di Alessandria, il nuovo sistema Hardware e Software veniva esteso, sempre con incarichi CSI Piemonte verso M.C.E, alle altre provincie Piemontesi nella seguente sequenza:

  • Biella
  • Novara
  • Cuneo
  • Torino
  • Asti
  • Vercelli

 

Nel corso di queste installazioni, M.C.E. provvedeva alla continua evoluzione del software rendendolo sempre più aperto verso la strumentazione di campo e a promuovere soluzioni sempre innovative di volta in volta che se ne presentava la possibilità.

Una innovazione fondamentale e’ stata quella di promuovere gia’ nell’anno 1999  l’adozione del sistema operativo Linux come piattaforma per il Software SRRQA e, su avallo di CSI Piemonte e Regione Piemonte, procedere al porting dell’applicativo sul nuovo S.O. (Suse Linux all’epoca) introducendo di fatto in CSI Piemonte la prima applicazione in produzione effettiva su S.O. Linux.  La prima installazione in produzione reale su piattaforma Linux avveniva addirittura su una rete privata e precisamente su quella della AEM di Moncalieri, ora IREN, ottenendo anche in questo caso un riconoscimento positivo da parte del cliente.

 

La M.C.E. avviava quindi una collaborazione sempre piu’ stretta con  CSI Piemonte, con personale tecnico dislocato presso la Sede di C.so Unione sovietica prima e in C.so Tazzoli dopo, raggiungendo nel servizio specifico, punte di n. 5 risorse con impegno continuativo dedicato.

 

Dal lontano 1995 a oggi M.C.E. ha dato un  contributo fondamentale a far si’ che il sistema divenisse una delle migliori reti di rilevamento qualità dell’aria tra le Regioni italiane. Oggi l’applicativo software rappresenta un patrimonio intellettuale di notevole valore e consente di gestire tutta la filiera dall'acquisizione alla divulgazione del dato sia a operatori specializzati che al pubblico.

 

Da qualche anno la Rete Piemontese e’ diventata il riferimento per le altre Regioni Italiane e alcune hanno preso spunto dall’esperienza piemontese per implementare/aggiornare le loro reti (Regione Basilicata,….).

L’apprezzamento generale e’ sfociato nel corso del 2011 nel coinvolgimento delle risorse M.C.E., sempre nell’ambito del servizio erogato per CSI Piemonte, nel progetto Europeo di scambio dati tra i paesi aderenti all’Unione, con la partecipazione agli incontri presso la sede di Bruxelles e con le prime realizzazioni di software prototipale di scambio intercomunitario. 

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